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Manutenzione dei tetti e delle grondaie nel condominio

Come fare manutenzione dei tetti e delle grondaie nel condominio?

Un particolare aspetto nella programmazione degli interventi ordinari di manutenzione dei tetti va posta alle grondaie ed ai loro pluviali.

Tutti consacriamo il tetto come la parte forse più importante dell’intero stabile, d’altro canto è quello che ci protegge dagli agenti atmosferici, ma poco ci interessiamo della sua corretta manutenzione negli anni.

Probabilmente a causa del fatto di non averlo esattamente sotto gli occhi, ci passa inosservato anche quanto sia importante avere un tetto sempre in buono stato.

lastrici solari, cosiddetti terrazzi, sono facilmente accessibili in genere dalle scale stesse, in quanto spesso svolgono anche il ruolo di stenditoi, zona contatori idrici ecc. e pertanto è più facile ed opportuno tenerli costantemente puliti, evitando che si otturino le bocchette di scarico con foglie e detriti. Teniamo presente che sotto il maiolicato dei terrazzi c’è la guaina impermeabilizzante, la quale crea risvolto sui verticali per un massimo di 10/15 cm, oltre i quali, nel caso di allagamento importante, l’acqua potrebbe infiltrarsi oltre creando una vera e propria pioggia negli appartamenti sottostanti.

Poi ci sono i tetti con le tegole, questi ultimi necessitano anche di maggiore attenzione, in quanto gli accadimenti a cui vengono sottoposti sono molteplici e di varia natura.

È possibile che con forti venti le tegole si spostino, oppure che, soprattutto a causa del gelo queste si spacchino. In questi casi l’infiltrazione sarà cosa imminente.

Comunque oggi la tecnologia ci assiste: operatori specializzati con i droni riescono a videofilmare anche zone inaccessibili, ad ogni palmo, evitando così costosi interventi con bracci aerei e relativo personale per poi magari accorgersi che tutto è in ordine.

Oggi l’accesso al tetto inclinato è obbligato anche dall’uso sempre più frequente dei pannelli solari e fotovoltaici che logicamente non possono essere abbandonati a loro stessi per anni, proprio per questo è necessario programmare degli interventi di manutenzione ordinaria almeno ogni due anni. Chiaramente le tempistiche sono molto soggettive e dipendono da vari fattori, come ad esempio la vicinanza o meno di piante arboree ad alto fusto o la presenza assidua di piccioni e colombi.

Un altro elemento che spesso non viene adeguatamente considerato è costituito dalle grondaie.

Una palazzina media conta almeno un centinaio di metri lineari di grondaia nel suo perimetro, con varie calate, dette pluviali, che hanno l’importante compito di defluire l’acqua meteorica verso il basso. Le grondaie non sono concepite per sopportate grandi pesi, visto che l’acqua al loro interno dovrebbe fluire velocemente verso i pluviali, ma la presenza di fogliamenidi ed altri organici al loro interno, dando inizio ad un processo di marcescenza degli organici stessi, li trasformerà poi in una fanghiglia molto pesante che oltretutto ostruisce e limita il passaggio veloce delle acque. Tale fanghiglia (che molti erroneamente credono trasportata sui tetti dal vento) oltre a diminuire sensibilmente l’incavo della gronda, è anche un perfetto terreno di coltura per i semi delle infestanti (quelli si, trasportati dal vento o presenti nel guano deposto dai volatili) che danno poi vita ad inopportuni quanto dannosi giardini pensili.

Come dicevamo la grondaia non dovrebbe sopportare pesi eccessivi, viene tenuta in asse da quelle particolari staffe, le cicogne, posizionate circa ogni 80/100 cm l’una dall’altra e che ne garantiscono la giusta pendenza. Se queste dovessero cedere, anche se leggermente a causa del peso, creerebbero delle sfasature nell’asse dei canali di gronda facendogli così perdere la giusta pendenza e formare delle pericolose conche.

 

Oltretutto una grondaia ostruita o, peggio, danneggiata, porterebbe danni importanti alla struttura stessa del palazzo, come il distacco di parti di essa in caso di forte vento o le tipiche infiltrazioni da tracimazione con la formazione di muffe.

Va anche aggiunto che nei condomini, spesso i pluviali discendenti passano internamente ai muri e questo aumenta il rischio suddetto, oltre ad una maggior difficoltà nelle riparazioni.

 

Gli interventi di manutenzione alle grondaie pertanto non dovrebbero superare i 6 mesi / 1 anno, quindi è bene programmarli anticipatamente per evitare possibili danni futuri.

In questi casi gli interventi verranno eseguiti grazie ad apposite piattaforme aeree o da ditte specializzate in edilizia acrobatica.

Lo scovolo salvagronde Italgam è un ottimo sistema per impedire i suddetti danni e per allungare esponenzialmente gli interventi di pulitura, anche di anni.

Una volta piazzato, in maniera molto veloce e sempre in concomitanza di una pulizia dei canali, impedirà molto efficacemente a foglie, aghi di pino e anche piccioni di entrare nei canali di gronda, impedendo in tal modo quel processo di marcescenza che produce la tipica fanghiglia.

Oltre ad essere un ottimo consiglio per gli amministratori di condominio, sarà sicuramente apprezzato dai condomini, dal momento che contribuisce a ridurre i costosi interventi ordinari di pulitura.

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Pulizia delle grondaie. Manutenzione ordinaria o straordinaria?

Andiamo a capire quanto sia importante una corretta manutenzione dei canali di gronda e dei relativi discendenti pluviali.

L’errore più grande che si possa fare è quello di ritenere il tetto di casa, con la sua struttura di canali perimetrali per il deflusso delle acque meteoriche, qualcosa che, una volta terminata la costruzione, non ci riguarda più …in fondo neanche lo vediamo! 

Il tetto a falde inclinate, ricoperto da tegole, è soggetto continuamente ad attacchi da parte non solo degli agenti atmosferici, come piogge, neve, grandine e qualche volta fulmini, ma anche dai volatili con il loro guano e dagli organici portati dal vento, quali foglie, aghi di pino e con questi naturalmente, resina. Un’altro rischio che causa sovente infiltrazioni, è lo spostamento o la rottura accidentale delle tegole. Vanno pertanto controllate ed eventualmente riposizionate nella loro sede o sostituite. Capita anche che pipistrelli o topi ci facciano sotto il nido, forzando loro stessi lo spostamento delle tegole.

Il fatto che tutto questo non sia costantemente sotto i nostri occhi, non gli impedisce di logorare, a volte irrimediabilmente, quella parte di casa che ci fa sentire riparati e protetti e che, solo quando viene danneggiata, ci rendiamo conto dell’importanza che ricopre.

Le tegole vengono col tempo aggredite dal muschio che, per sua natura, trattiene umidità e sporcizia, nonché rappresenta un estremo pericolo, in quanto mettendoci un piede sopra è facilissimo scivolare! 

Le grondaie poi, grazie alla loro forma incava e totalmente aperta, sono il ricettacolo di ogni cosa voli, con le ali o con il vento. In questo caso la fisica crea oltretutto un effetto indesiderato: il vento, per quanto forte, non riesce ad avere effetto nell’interno di questa depressione, pertanto non può nulla al fine di ripulire i canali da foglie o detriti infilatisi; facciamo spesso caso che le tegole sono pulite mentre le grondaie traboccano di sporcizia, la quale, nel naturale processo di marcescenza, forma quegli acidi che intaccano le lamiere, forando irrimediabilmente la gronda. Il problema maggiore però rimangono i pluviali, o discendenti della gronda i quali, se ostruiti possono facilmente causare infiltrazioni nell’abitazione e sono peraltro difficili da disostruire, soprattutto se hanno curve o doppie curve.

Quanto costa pulire la grondaia?

Quindi abbiamo ben capito che, se pur non essendo in bella vista, il tetto con le

sue grondaie va periodicamente tenuto pulito per la sua massima efficienza.

In questi casi la vera differenza, soprattutto economica, della manutenzione,  la fa l’altezza, in quanto dover raggiungere un tetto alto tre metri è una cosa, ma ben altra questione è il dover arrivare su tetti che sono ad una altezza dai nove metri in su. Esistono ditte specializzate per questi interventi ed è consigliabile rivolgersi a loro che hanno esperienza e strumenti adatti, anziché propendere per il più economico ma pericoloso fai da te. 

 

I costi generalmente variano da un minimo di 250 euro fino ad oltre 1.000 euro manodopera e piattaforma aerea comprese, mediamente comunque se ne spendono 400. Chiaramente troverete anche chi si contenta di meno, ma attenzione ai rischi di far operare persone a metri di altezza

senza quegli accorgimenti nella prevenzione che forniscono un ragionevole grado di protezione contro la possibilità del verificarsi di un evento pericoloso per la salute di chi lo svolge.

Ogni quanto effettuare la pulizia delle grondaie?

È lampante a questo punto che non possiamo definire questi interventi come “manutenzione straordinaria” ma, vanno considerati come attività periodiche dell’abitazione mettendo in conto interventi possibilmente programmati a tavolino. Ogni quanto tempo, poi varia a seconda di vari fattori.

 Logico è che la parte più delicata sono proprio le grondaie con i suoi discendenti, soprattutto se ci sono nei dintorni alberi o se mai i canali fossero terreno di battaglia di piccioni e colombi! In questo caso lo scovolo salvagronde Italgam può ridurre drasticamente i problemi menzionati e pertanto gli interventi: oltre ad essere un perfetto dissuasore per colombi e piccioni, i quali temono tutto ciò che non è rigido e stabile (quindi con lo scovolo le zampe dentro non ce le mettono più), è oltretutto un ottimo discriminatore di materiali solidi, lasciando fluire solo la pioggia. Abbiamo calcolato che su di una casa di medie dimensioni, il costo dell’acquisto e messa in opera dello scovolo, è pari pressappoco a quello di un normale intervento con macchinari ed operai per la pulizia di routine delle grondaie. Ma una volta montati gli scovoli e fatta un’ultima volta la spesa, non ci si pensa più.

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Come pulire le gronde

Pulizia delle grondaie, lavoro oneroso ma indispensabile.

 

Una volta raggiunta la grondaia, facendo sempre attenzione ad essere ben saldi, si tratta di pulirla dai detriti accumulati.

Il fogliame accumulato nel tempo nell’incavo della gronda, tende a marcire producendo una fanghiglia nera che si deposita compatta sul fondo e diminuendone chiaramente la capacità. Su questo humus che si è creato vengono trasportati dal vento o dagli uccelli anche i semi di piante infestanti le quali, trovando il substrato adatto, iniziano a germogliare rigogliosi, ostruendo ulteriormente la gronda.

 

Armiamoci quindi di guanti da lavoro, una paletta con manico stretta e lunga, una spatola con setole metalliche e buona pazienza per raschiare tutta la sporcizia, riponendola in un secchio o in sacchetti che getteremo in seguito*

*n.b. non vanno utilizzati sacchi grandi per via del peso. Tenete sempre conto che siete arrampicati in quota.

Nello svolgere tale operazione facciamo attenzione a tappare prima con uno straccio l’imbocco del discendente, evitando in tal modo che la sporcizia ci finisca dentro. Indispensabile dopo, ricordarsi di togliere il tappo!

Attenzione se nella pulizia ci si imbatte nel guano di piccione o volatili in genere. In questo caso proteggere occhi e vie respiratorie con occhiali e mascherina, soprattutto se il guano risulta essere secco!

 

A lavoro terminato e se il tetto è ad una altezza consentita, si potrebbe far scorrere acqua all’interno della grondaia per eliminare anche i residui più piccoli.

Chiaramente stendendo all’interno della grondaia gli scovoli salvagronde Italgam, il problema si risolve e la noiosa pulizia diventa solo un ricordo. Va anche detto che lo scovolo è tra i migliori dissuasori per piccioni nelle grondaie e intorno ai pannelli termici e fotovoltaici. In questo caso lo scovolo permette agevolmente il passaggio dell’acqua anche in grandi volumi, ma trattiene di fatto ogni detrito solido, il quale verrà spazzato oltre la gronda proprio dal flusso dell’acqua.

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Come raggiungere la grondaia

Dalla parte dell’utente

 

Se la gronda si trova ad una altezza non superiore ai quattro metri è possibile raggiungerla con una solida scala o, meglio, un trabattello. Cosa importantissima in questo caso è che entrambi le strutture poggino saldamente a terra, che siano perfettamente in piano e che, soprattutto nell’ipotesi della scala, qualcuno vi supporti dal basso sorreggendola con le mani. Riguardo la scala va anche aggiunto che ne esiste una tipologia concepita per i tetti: presenta in cima due bracci che poggiano direttamente sulle tegole, così da non dover poggiare la scala ( ed il vostro peso) direttamente sulla grondaia che essendo di lamiera sottile potrebbe schiacciarsi o addirittura rompersi.

Se invece l’altezza è superiore le cose si complicano, probabilmente sarà necessario l’uso di un braccio meccanico per il sollevamento di una cesta porta-uomo, le cosi dette piattaforme aeree, oppure di un ponteggio a tubi innocenti.

Riguardo le piattaforme aeree ne esistono di piccole dimensioni e semoventi dette “ragni”, che possono essere poste sotto il punto da raggiungere e di volta in volta, spostate per tutta la lunghezza. Questo tipo di macchinario ha sicuramente un costo di noleggio contenuto, ma non può certo raggiungere altezze elevate.

Altrimenti bisogna ricorrere al braccio telescopico generalmente montato su dei camion appositi. In questo caso il noleggio giornaliero lievita considerevolmente.

Ultima possibilità è quella di raggiungere la grondaia dal tetto, discendendo lungo le tegole; operazione assai rischiosa se fatta senza le opportune imbracature e cordami per ancorarsi in sicurezza. Comunque mai farlo con le tegole bagnate, le quali in queste condizioni diventano più scivolose del ghiaccio. Altro pericolo che si corre in questi casi è di rompere le tegole camminandoci sopra, rischiando in seguito fastidiose infiltrazioni d’acqua. Esistono per questo ditte specializzate le quali svolgono lavori di edilizia acrobatica in tutta Italia, per trovarle basta digitare su un motore di ricerca: edilizia acrobatica.