Se la gronda si trova ad una altezza non superiore ai quattro metri è possibile raggiungerla con una solida scala o, meglio, un trabattello. Cosa importantissima in questo caso è che entrambi le strutture poggino saldamente a terra, che siano perfettamente in piano e che, soprattutto nell’ipotesi della scala, qualcuno vi supporti dal basso sorreggendola con le mani. Riguardo la scala va anche aggiunto che ne esiste una tipologia concepita per i tetti: presenta in cima due bracci che poggiano direttamente sulle tegole, così da non dover poggiare la scala ( ed il vostro peso) direttamente sulla grondaia che essendo di lamiera sottile potrebbe schiacciarsi o addirittura rompersi.
Se invece l’altezza è superiore le cose si complicano, probabilmente sarà necessario l’uso di un braccio meccanico per il sollevamento di una cesta porta-uomo, le cosi dette piattaforme aeree, oppure di un ponteggio a tubi innocenti.
Riguardo le piattaforme aeree ne esistono di piccole dimensioni e semoventi dette “ragni”, che possono essere poste sotto il punto da raggiungere e di volta in volta, spostate per tutta la lunghezza. Questo tipo di macchinario ha sicuramente un costo di noleggio contenuto, ma non può certo raggiungere altezze elevate.
Altrimenti bisogna ricorrere al braccio telescopico generalmente montato su dei camion appositi. In questo caso il noleggio giornaliero lievita considerevolmente.
Ultima possibilità è quella di raggiungere la grondaia dal tetto, discendendo lungo le tegole; operazione assai rischiosa se fatta senza le opportune imbracature e cordami per ancorarsi in sicurezza. Comunque mai farlo con le tegole bagnate, le quali in queste condizioni diventano più scivolose del ghiaccio. Altro pericolo che si corre in questi casi è di rompere le tegole camminandoci sopra, rischiando in seguito fastidiose infiltrazioni d’acqua. Esistono per questo ditte specializzate le quali svolgono lavori di edilizia acrobatica in tutta Italia, per trovarle basta digitare su un motore di ricerca: edilizia acrobatica.